Strisce intelligenti a led
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Salviamo la vita ai pedoni con le strisce intelligenti a led

La Blindo Office Energy di Valenza importa le strisce pedonali che si accorgono della presenza di un pedone e si illuminano a led intimando agli automobilisti di fermarsi.

Strisce intelligenti a led

Strisce intelligenti a led

Un progetto importato dalla Spagna

Smart, intelligenti, esattamente come un telefonino. Capaci di «leggere» la realtà e reagire di conseguenza nell’intento, si spera, di salvare vite umane. Sono le nuove strisce pedonali che si accorgono della presenza di un pedone e si illuminano a led intimando agli automobilisti di fermarsi: questo il progetto sperimentale lanciato a Cambrils, cittadina costiera spagnola a pochi chilometri da Tarragona, a Sud di Barcellona, che adesso arriva in Italia grazie a un’azienda alessandrina, la «Blindo Office Energy» di Valenza, dove presto potrebbe essere inaugurato il primo impianto del nuovo sistema.

«Il maggior numero di morti sulla strada si registra per investimenti di pedoni sulle strisce - spiegano i responsabili dell’impresa -. Per questo in Spagna la “Stepvial” ha messo in commercio un sistema di sensori che permette di illuminare le strisce pedonali quando passano gli utenti. Noi siamo i rivenditori italiani del brevetto che ha fatto boom fin da subito. In pochi mesi sono già quaranta le aziende che hanno chiesto di diventare concessionarie e molti grandi Comuni sono interessati all’idea, fra i primi Milano e Firenze».

Dopo i test a Tarragona, in poco tempo le nuove strisce che si illuminano sono diventate una costante di molte città spagnole. Il funzionamento è simile a quello delle fotocellule: quando un pedone arriva in prossimità delle «zebre» queste si accendono. Per far funzionare il brevetto, serve «annegare» nell’asfalto piastrelle quadrate di 45 centimetri con dentro i led luminosi, a loro volta collegati a un palo a bordo strada su cui viene installata una telecamera che registra l’avvicinamento del pedone. Le auto non possono non accorgersi del fascio di luce sulle strisce e sono costrette a frenare o rallentare: un sistema che presto potrebbe diventare la norma anche se i costi sono superiori all’attuale segnaletica ma di fronte a una vita umana potenzialmente salvata la sicurezza non ha prezzo.

Le strisce intelligenti però non andranno a pannelli solari o a fotovoltaico, come spiegano alla Blindo Office Energy: «In Paesi come la Spagna l’idea sarebbe suggestiva ma in realtà come il Nord Italia meglio evitare di avere strisce che vanno a singhiozzo».

Il nuovo prodotto ha già superato molte prove pratiche al punto che dove è stato installato, si è provato a inibirlo per qualche minuto e si è visto che i pedoni, abituati a vedere le luci sulla strada, non si muovevano oppure cercavano di far scattare la fotocellula prima di attraversare. Chiaro segno che l’idea è percepita come una salvaguardia di sicurezza.

L’azienda di Valenza è stata fra i pionieri dei «Velo ok» e in queste settimane sta sperimentando a Lodi un nuovo semaforo che richiama il principio proprio dei Velo ok: su un impianto dalla tecnologia «T Red» (l’autovelox per chi passa col rosso) viene montato un impianto simile alle colonnine anti-velocità che assolve a una funzione di deterrente e che è al vaglio degli uffici ministeriale per l’omologazione». «Con buona pace di chi pensa che Velo ok e altri macchinari simili servano solo per fare cassa».
Pubblicato da La Stampa in data 11/03/17
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